La condensa è un fenomeno molto diffuso in casa. Quando si forma sulle superfici porose, come le pareti, può dare origine a muffa e favorire la proliferazione di altri microrganismi e batteri, rendendo gli ambienti insalubri e poco vivibili.
A volte il fenomeno si forma sui vetri e sul telaio dei serramenti, diventando visibile sotto forma di goccioline d’acqua e capire perché gli infissi fanno condensa è di cruciale importanza per porre rimedio al problema ed evitare che si estenda anche alle pareti adiacenti.
La condensa è un fenomeno naturale che si forma quando l’aria calda carica di umidità entra in contatto con una superficie fredda, con temperatura inferiore al punto di rugiada, come la parete, il davanzale o il vetro delle finestre.
Per quali motivi sugli infissi si forma la condensa?
1. I serramenti sono in alluminio a taglio freddo
Nelle abitazioni molto datate non è raro trovare finestre che fanno la condensa perché probabilmente sono realizzate in alluminio a taglio freddo.
Al contrario dei moderni serramenti in alluminio che, grazie al taglio termico, garantiscono eccellenti performance isolanti ed energetiche, con gli infissi in alluminio a taglio freddo la condensa si forma perché il metallo è un naturale conduttore termico.
Le conseguenze, oltre alla condensa e al conseguente rischio muffa, sono un peggioramento generale del comfort domestico e un’impennata dei consumi per riscaldare e raffreddare la casa.
2. Infissi senza vetrocamera e/o canalina termica
Nelle case di vecchia concezione si trova spessa anche la finestra con il telaio in legno e un’unica sottile lastra di vetro, oppure con doppi vetri ma senza vetrocamera riempita con gas Argon e/o canalina termoisolante.
In questi casi la condensa si forma sia sul vetro singolo che sul doppio vetro. In questo caso, la causa è da ricercarsi nel profilo che separa i due vetri, realizzato in alluminio anziché in un materiale isolante (la cosiddetta canalina termica).
3. Errori di progettazione e installazione
Se sul bordo del telaio si forma la condensa nonostante gli infissi siano di ultima generazione e realizzati in PVC o alluminio taglio termico, significa che il problema non dipende dalle finestre ma da chi le ha installate.
Molto probabilmente nel muro dove è fissata la finestra è presente un controtelaio metallico o in ferro.
Il controtelaio è l’elemento di connessione tra muratura e infisso: se non realizzato in materiale isolante, il freddo esterno a contatto con il caldo dell’abitazione provoca condensa sulla finestra e, di conseguenza, muffa sui muri adiacenti.
4. Eccessiva umidità in casa
Se le finestre che fanno condensa sono di qualità e a taglio termico e non sono stati commessi errori nella progettazione del vano finestra né nell’installazione, significa che la “colpa” è l’alta concentrazione di umidità tra le pareti domestiche.
Basta poco per aumentare il tasso di umidità dell’aria in casa: una doccia calda, l’acqua che bolle sul fuoco, le finestre sigillate.
È importante riuscire a gestire in maniera ottimale il tasso di umidità in casa, attraverso le soluzioni che aiutino a evitare il rischio di condensa, rigonfiamenti e muffe che possono deteriorare mobili, infissi e intonaci.
Come eliminare la condensa dagli infissi
Vediamo ora, in base a ciascun fattore scatenante, quali soluzioni e rimedi possiamo adottare per eliminare la condensa sulle finestre.
1. Scegliere infissi in PVC “anti-condensa”
Se le finestre di casa presentano una o più caratteristiche osservate in precedenza (alluminio a taglio freddo, canalina in alluminio, assenza di vetrocamera) la condensa è inevitabile, soprattutto in inverno.
A poco o nulla servirà asciugare i vetri e il telaio con un panno. Se si vuole far in modo che il problema non solo si elimini, ma non si ripresenti più, l’unica soluzione è sostituire le finestre non più adeguate con infissi di nuova generazione.
Quali caratteristiche hanno i serramenti “anti-condensa”?
Fondamentale è anzitutto il materiale e il valore complessivo di trasmittanza termica dell’infisso. Il PVC è tra i materiali con il miglior potere termoisolante in circolazione.
Una finestra in PVC di ultima generazione può raggiungere un valore di trasmittanza termica pari a 0,8 W/m2K se associa alle naturali proprietà isolanti del materiale una serie di plus qualitativi, tra cui:
- tecniche costruttive innovative
- materia prima di eccellente qualità
- solidità strutturale
- sistemi di chiusura ermetica
- guarnizioni a lunga durata
- canalina termica
- vetrocamere basso emissive riempite con gas Argon
- vetrocamere con triplo vetro di grande spessore e due camere riempite con gas Argon
A queste caratteristiche deve accompagnarsi sempre un’installazione a regola d’arte.
2. Affidarsi solo a installatori qualificati
Poniamo che nel vano finestra sia presente un controtelaio metallico, che conduce il freddo dall’esterno.
Un installatore qualificato si accorge subito dell’anomalia e, prima di procedere con il montaggio, pone rimedio sostituendo il controtelaio incriminato con uno in materiale isolante.
Se ciò non avviene, l’installazione è sbagliata e ha come conseguenza la formazione di condensa sui serramenti.
Cosa fare allora?
L’unica soluzione ammessa è quella di smontare la finestra, predisporre un controtelaio isolante e rimontare l’infisso – stavolta però affidandosi a un posatore competente.